L’io diventa plurale
Piombano su duepuntozero suggestioni dai portfolio sparsi on line.
Questa idea è tratta dal book di Davide Pasquale (Daddescale), copywriter, classe 2006 del master Copywriting – Nuovi linguaggi della comunicazione.
Massima sintesi, massima forza del concept.
“L’io non si definisce solo in positivo ma anche in negativo, indicando nel ciò che si è la complementarietà del ciò che non si è. Appartiene a chiunque lo pronuncia e lo avvolge, così come il profumo che si indossa. L’io sono le infinite facce di un unico mondo. L’io diventa plurale.”
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