L’onore della censura
Recuperiamo dall’archivio del 2006/2007 un progetto che non ricordavamo. Ci chiedevamo: perché ci è sfuggito?
Per forza: è stato censurato.
Un progetto sulle pari opportunità, finalizzato a sintetizzare in un messaggio audio-visivo il superamento dello stereotipo del ruolo della donna.
Bisogna ammettere, e bisogno è proprio la parola chiave, che nessuna metafora poteva essere più calzante di questa. Provocatoria, ma evidentemente talmente basilare da essere la più efficace possibile a destrutturare gli status symbol.
Guardare per credere. Fu l’unico spot a non essere pubblicato nella comunicazione finale del progetto.
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